martedì 17 gennaio 2017

Ciao a tutte/i, non pensavo di scrivere queste righe ma purtroppo anche la mia squadra del cuore ha disatteso la speranza di essere diversa dalle altre.
Il discorso speravo potesse rimanere "in piedi" almeno per ciò che riguarda il settore giovanile e invece mi sono accorto che la regola del "chi predica bene e razzola male" è più che mai confermata.
Ora non desidero entrare in articolati discorsi di psicologia o comunicazione ma, certamente, aprendo le fotografie delle squadre giovanili balza subito all'occhio l'ingombrante presenza di persone adulte a scapito dei GIOCATORI e mi riferisco alle figure di allenatori, vice-allenatori, accompagnatori, massaggiatore, fisioterapista dirigenti...ma permettetemi una considerazione:
i bambini, i giovani, i ragazzi sono il bene più prezioso e importante per una Società di calcio..sono il futuro della nostra società indipendentemente che essi riescano o meno a diventare calciatori professionisti.
Mi chiedo quindi che senso e sopratutto che immagine si voglia dare se nelle foto i bambini appaiono sempre in secondo piano! per quale motivo il soggetto principale delle foto devono essere figure adulte? una sfilza di adulti in posa da generale di corpo d'armata con tutti gli ufficiali al fianco e i soldati lasciati in secondo piano.
Non c'è coerenza e sopratutto trovo che sia un'incompetenza da parte degli addetti ai lavori che invece dovrebbero sapere e conoscere i fondamenti base della comunicazione.

PS: la squadra del cuore in questione è FC Internazionale ma, se avete tempo e voglia, toglietevi lo sfizio di guardare le foto delle squadre giovanili anche di altre Società..troverete il medesimo modo di comunicare dal quale si evince che i protagonisti NON sono i giovani nonostante io sia dell'idea opposta a quella che viene offerta al pubblico!

martedì 12 aprile 2016

ciao a tutte/i, forse il titolo avrà già dato una qualche idea sul contenuto dell'articolo; in effetti quello che mi preme sottolineare è come sia facile essere disinformati senza rendersene conto. Non che quello che sto scrivendo sia la Bibbia, ci mancherebbe, ma come in ogni argomento l'importante è riuscire a farsi una propria idea indipendentemente da quello che sentiamo raccontare.
Essendo una mia idea mi aspetto anche che qualche persona intervenga criticando l'idea stessa argomentando con proprie idee.
Bene, dopo questa breve premessa, ora passo all'argomento del giorno: proprio ieri è stato esonerato l'allenatore del Milan Sinisa Mihajlovic e, al suo posto, è stato chiamato l'allenatore della squadra Primavera Cristian Brocchi.
Ovviamente, i giornali sono subito andati in stampa osannando la scelta del nuovo tecnico raccontando delle sue enormi doti di allenatore, motivatore e cultore del bel gioco.
Non ho nessuna intenzione di entrare nel merito tecnico del gioco della Primavera del Milan però, come sempre, la stampa DISINFORMA ed oltretutto "sputa sentenze" quando invece nessuno le ha chieste!!!
IL medesimo discorso lo potrei proporre per la scelta, ai tempi, di mettere nelle mani di Filippo Inzaghi la prima squadra del Milan oppure di mettere nelle mani di Andrea Stramaccioni la prima squadra dell'Inter.
Non è tanto la capacità delle persone citate ad essere messa in discussione; intendiamoci, se Brocchi fallisse diventerebbe all'improvviso agli occhi di tutti (stampa in primis) l'errore societario di turno, l'inesperto di turno, il cattivo comunicatore di turno etc etc etc
Brocchi è stato fino a 24 ore fa il tecnico dell'osannata Primavera del Milan ma Brocchi cosa ha fatto o costruito di così eccezionale???????
Brocchi non ha fatto altro che integrare le sue conoscenze alle Capacità tecnico/tattiche di giovani giocatori che sono stati ben istruiti (in principio) e ben allenati (in seguito) dallo staff tecnico del settore giovanile.
Per rendere più semplice il concetto: Brocchi, così come Simone Inzaghi, Fabio Grosso, Stefano Vecchi beneficiano o hanno beneficiato dell' ENORME E OTTIMO lavoro di Istruttori e Allenatori sconosciuti alla massa e questo NON viene mai messo in rilievo dai mezzi di comunicazione.
Non si diventa "fenomeni" da prima squadra a 20 anni ma si inizia dai 5 anni di età in su grazie al lavoro di persone dotate di competenze e passione.
La fortuna di un allenatore è fatta dall'avere ottimi giocatori in rosa a meno che ci si chiami Mourinho, Ancelotti, Guardiola, Ferguson, Van Gaal e forse altri 2 o 3 in crescita cosa che, in questo caso, necessita di un altro fattore chiamato capacità relazionale..tutti gli altri sono allenatori preparati e competenti ma le loro qualità si fermano lì.
Perché il mondo degli allenatori è come il mondo dei giocatori: i fenomeni sono meno di 10, poi ci sono gli ottimi giocatori e infine i normali.
Riassumendo, forse servirebbe un po' di onore e gloria in più per tutte quelle persone che dedicano passione e capacità allo sviluppo tecnico ed alla crescita psicologica di quei ragazzi che un domani faranno la fortuna dei vari Brocchi, Inzaghi, Stramaccioni etc etc